Lyrics: Vieni avvicinati
Questo è il giardino, lo vedi
Di noci, di querce ferite, foglie marcite ai tuoi piedi
Aceri senza la vite
Malve sdraiate, seccate nel sole
Brucia l’estate di spine e di more
Faggi là, in alto, che sfregano al vento
Come colonne grigie di un tempio
Giù scorre il fiume tra salici e rena
Stonda le pietre il tempo, che non si dà pena
Vieni, avvicìnati
Perché non lo fai?
Porta la misera rovina che hai
Stringi la piccola vita che sei, vieni, avvicìnati
Scorri, allontànati, adesso, e poi mai
Se dici che amandomi mi perderai
Ma tutto si perde, qui: il tempo, lo sai
Vieni, avvicìnati...
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