“Il diradarsi progressivo della vita è uno spettacolo da non perdere. Sempre meno yak. Nessuna tenda in vista. L’erba che si abbassa, si appiattisce, le sassaie. Una colonna di fumo che si leva dietro la collina racconta che anche là vivono uomini. E con loro gher, bestie, fuoco. Così vi vive, sugli Altaj. Una catena di montagne severe dove il ghiaccio nulla concede, ma che lascia in ogni caso comporre un brano dove la vita vuole scorrere con gioia nella melodia canzonettara delle chitarre.”