L’ultimo nato

Albums:   Distacco
Artists:   Giancarlo Frigieri

Lyrics: L’ultimo nato

Nonna prende in mano l'ultimo nato tra i figli della Gelsomina
Sorride e lo passa al figlio del cognato della vicina
Lui le dà un salame e ringrazia e nonna ringrazia lei stessa
Saluta il bambino che parte felice sull'auto targata Bologna
E la cagna senza più figli ritorna in un angolo e siede
Il muso per terra di chi già conosce la scena a memoria
Ed io chiedo a nonna come consolare una madre ormai a metà
Lei scrolla le spalle, "Tu lasciala stare" mi dice, "si abituerà"

Nonno mi ha chiamato in cortile per farmi vedere qualcosa
Ha tirato il collo a un coniglio e poi, dopo un grande sbadiglio e un sorriso
Ha aspirato il sangue con una cannuccia, ne ho appena sentito l'odore
Mi ha detto "Si fa come con la benzina nel serbatoio del trattore"
E poi lo ha scuoiato di netto, un coltello e neanche un minuto
Lo ha messo col sangue dentro a una terrina e "Da nonna in cucina!"
E nonna era tutta contenta e con le sue mani impastate
Mi ha dato un buffetto, "Stasera frittelle" mi ha detto, "Domani arrosto e patate!"

Tra la sedia a dondolo e il cielo una donna giace assopita
E parla di Adua nel sonno, sul petto ha una foto che chiamo bisnonno
E poi quei due figli in Germania, la guerra l'ha lasciata sola
Mi guarda studiare tedesco, tu pensa che oggi lo insegnano a scuola
La torta più buona del mondo alle quattro uscendo dal forno
Costringeva l'aria a tornare serena per tutta la casa
Mi chiedi da dove potesse venire quella enorme spinta interiore
Chissà se era una cosa innata o se nonna alla fine si fosse solo abituata.
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