Murubutu

Murubutu

Alessio Mariani meglio conosciuto con lo pseudonimo Murubutu o anche M-teoria e Roc Mariani (Reggio nell’Emilia, 27 luglio 1975) è un rapper italiano.

È fondatore e voce del collettivo reggiano La Kattiveria. La sua musica, definita “rap di ispirazione letteraria” o “letteraturap”, contraddistingue Murubutu (solista) da tutti gli altri rapper italiani rendendolo unico nel suo genere poiché particolarmente abile nel miscelare il rap, la letteratura, la storia e la saggistica. Peculiarità che colloca l’artista tra i migliori storyteller che la scena musicale rap italiana conosca.

Si avvicina al mondo dell’hip hop dapprima come breaker, skater e writer, poi successivamente come MC. Quest’ultima si rivelerà la sua vocazione artistica unica e definitiva. Ha cominciato la propria carriera artistica nel 1991 a Reggio nell’Emilia quando con Depy MC, Mastrosuono e Muracaman fonda i Kattiveria Posse, primo collettivo musicale di Reggio nell’Emilia legato al fenomeno delle Posse. Diviene noto per le esibizioni teatrali a base di Political rap con l’utilizzo di costumi d’epoca, nonché per i successi ottenuti in diversi concorsi musicali regionali. Alla fine del 1999 avviene una radicale mutazione di line up, confluiranno nella crew Dj Gamon, U.G.O. e Il Tenente. Viene cambiato il nome del gruppo in La Kattiveria. Nei nove anni di attività la Posse produrrà un demotape, Nati in Kattività (1993) e un EP, Scellerati nella prassi (1998).

Con La Kattiveria, che ad oggi è composta dallo stesso Murubutu, da Il Tenente, U.G.O., Yanez Muraca e Dj Caster, ha prodotto due album: nel 2006 con Dove vola l’Avvoltoio e Sillabum Delirorum nel 2008. Nel 2009, contemporaneamente al progetto La Kattiveria, ha intrapreso la carriera da solista pubblicando il suo primo album dal titolo Il giovane Mariani e altri racconti, mentre nel 2011 presenta il suo secondo album con La bellissima Giulietta e il suo povero padre grafomane. Negli album di Murubutu da solista risalta la volontà dell’artista di proporre un rap che veicola messaggi prossimi al cantautorato, svincolandolo da quel luogo comune che lo identifica come genere per soli teenager.

A Bologna, dopo un suo concerto tenutosi nei primi giorni di gennaio del 2014, viene accusato da esponenti di Forza Nuova (F.N.) di inneggiare all’estremismo di sinistra, dopo aver cantato la canzone Martino e il ciliegio. Secondo F.N. il “Martino” citato nel pezzo è identificato in Prospero Gallinari, esponente delle Brigate Rosse mai pentito che fu uno dei responsabili del sequestro Moro. Con Martino e il ciliegio Murubutu ha sempre dichiarato di non aver mai sostenuto la lotta armata e ne fatto apologia. Il brano che, oggi è uno dei pezzi più apprezzati dai suoi fans, l’artista dichiarò di essersi liberamente ispirato a un libro scritto da Gallinari, ma che si trattava appunto di storytelling sociologico e antropologico, e dal palco lo stesso Murubutu ne prese le distanze dicendo al pubblico che “Martino” ha sbagliato, che la sua vita è stata segnata da un errore.

Nel 2014 viene annunciata l’uscita del terzo disco da solista del rapper, Gli ammutinati del Bouncin’ ovvero mirabolanti avventure di uomini e mari. L’album, uscito il 2 maggio e preceduto dall’uscita del video del brano Isola verde, vede in concomitanza il ritorno sulla scena della storica etichetta hip hop Mandibola Records. Il 22 aprile viene messo in anteprima streaming sul sito di la Repubblica XL. L’album ha, per la prima volta nella carriera artistica di Murubutu, un tema centrale che compare in tutte le canzoni: il mare. Murubutu spiega che in questo album vuole parlare di mare inteso anche come mezzo attraverso cui leggere fenomeni complessi come flussi migratori, detenzione, solitudine, aborto, disabilità.

Nel 2015 collabora con il duo hip hop sperimentale Uochi Toki nel brano Rest in Prose, Rest in Poetry contenuto nell’album Il limite valicabile. Il brano è dedicato nelle rime di Murubutu alla figura del romanziere Giovanni Verga e nelle rime di Napo degli Uochi Toki al poeta Giacomo Leopardi.

Il 18 luglio 2016 tramite un post su Facebook annuncia il suo nuovo album, intitolato L’uomo che viaggiava nel vento e altri racconti di brezze e correnti per Mandibola/Irma Records. L’album viene pubblicato il 14 Ottobre 2016. Si compone di 15 brani, legati dalla tematica del vento, racconti di brezze e correnti nello stile narrativo proprio di Murubutu. Il titolo dell’album e della canzone omonima sono ispirate alla figura dell’aviatore Angelo D’Arrigo, campione di deltaplano morto nel 2006. L’album vanta le collaborazioni di esponenti del rap italiano quali Dargen D’Amico, Rancore, Ghemon, nonché dei membri de La Kattiveria.

Di professione è insegnante di filosofia e storia presso Liceo Matilde di Canossa di Reggio Emilia.

Ha un figlio, al quale ha dedicato una canzone nonché il titolo dell’album Il giovane Mariani e altri racconti, e una figlia, alla quale è dedicata la canzone La bellissima Giulietta. (Sito ufficiale)


Per approfondire

Dalla canzone d’autore al rap d’autore: dialogo tra Francesco Guccini e Murubutu